Riforma del condominio, la Camera dà l’ok alla nuova legge. Il testo

Redazione 28/09/12
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Ieri la Camera ha approvato la riforma del condominio, confermando le anticipazioni sulle novità in materia di convocazioni e di registrazione del sito web condominiale, più tutte le altre disposizioni sull’ammodernamento della convivenza e delle regole che definiscono la convivenza tra inquilini.

Il testo, che Leggioggi.it può presentarvi integralmente, si compone di 32 articoli ed è stato licenziato sia dalla Commissione Giustizia che da quella preposta al Bilancio, prima di ricevere l’ok dall’assemblea di Montecitorio. Nelle sedi antecedenti alla votazione sono state apposte alcune modifiche al testo originario, che comunque esce nella sostanza confermato da quella che era l’impostazione originaria. Una delle novità riguarda il registro degli amministratori, la cui iscrizione non rappresenta più requisito essenziale per ricoprire la carica.

Con la riforma, si vanno a modificare numerose disposizioni del Codice civile, in particolare gli articoli dal 1117 al 1138, più alcuni ritocchi all’attuazione del codice stesso e i decreti conseguenti. Di seguito i capitoli più significativi della riforma del condominio.

Votata alla trasparenza è, ad esempio, la norma che prevede l’attivazione di un sito web della struttura residenziale, come messo in chiaro dall’articolo 26 alle seguenti parole: “L’amministratore è tenuto ad attivare un sito internet del condominio, ad accesso individuale protetto da una parola chiave, che consente agli aventi diritto di consultare ed estrarre copia in formato digitale dei rendiconti mensili“.

Corpose le novità che riguardano la figura dell’amministratore, la cui carica viene prorogata a due anni e che sarà chiamato a far valere le ragioni del condominio anche in ottica assicurativa. La figura, poi, incrementa valore nelle sedi di mediazione, laddove nella riforma si stabilisce che “il mediatore fissa il termine per la proposta di conciliazione (…) tenendo conto della necessità per l’amministratore di munirsi della delibera assembleare”.

E proprio lo svolgimento e le convocazioni delle assemblee sono un ulteriore punto di svolta per i rapporti condiminiali. In primis, infatti, il consesso non potrà essere convocato nei giorni festivi, considerando tutte le festività delle religioni riconosciute dallo Stato. Essa, sancisce l’articolo 20 “sia in prima sia in seconda convocazione, non può svolgersi in un giorno in cui ricorre una festività religiosa riconosciuta come tale dalla Chiesa cattolica o dalle confessioni che, ai sensi dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione, hanno stipulato intese con lo Stato”.

Degno di nota il fatto che, a dare valore legale alle decisioni assembleari, quali, ad esempio, l’ammodernamento delle barriere architettoniche o l’installazione di impianti di videosorveglianza, potranno essere deliberazioni dalla maggioranza assoluta di almeno un terzo dei condòmini presenti alla riunione.

La Camera si è espressa sulla riforma con 332 voti a favore, un solo contrario e tre astensioni sul provvedimento, atteso da lungo tempo. A questo punto, la riforma del condominio si appresta a ottenere dal Senato il via libera definitivo, prima dell’entrata in vigore effettiva.

Leggi il testo integrale della riforma del condominio approvata ieri dalla Camera

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