Chi l’ha detto che in Sicilia i concorsi si vincono solo se si è raccomandati?

Massimo Greco 20/08/12
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Illustre Assessore Russo,

nella qualità di semplice cittadino siciliano, ma anche nelle vesti di rappresentante politico impegnato alla Provincia Reg.le di Enna ininterrottamente dal ‘94, sento la necessità di comunicarLe un fatto che, a mio parere, rappresenta un chiaro e netto indicatore di speranza nell’intrapreso cammino verso il cambiamento del sistema pubblico in Sicilia con particolare riferimento alle modalità di reclutamento delle risorse umane di livello dirigenziale nel Sistema Sanitario Regionale.

Nei giorni scorsi ho appreso formalmente la notizia di essere stato dichiarato vincitore del concorso pubblico per n. 1 posto di Dirigente Amministrativo a tempo determinato indetto dall’ARNAS Civico di Cristina Benfratelli di Palermo.

L’informativa mi ha particolarmente sorpreso perché non mi aspettavo di poter vincere un concorso pubblico per un solo posto in una Azienda Sanitaria siciliana in cui, notoriamente, oltre alla valutazione dei titoli è prevista anche la prova orale il cui punteggio finale può superare quello dei titoli di accesso.

Cristallizzato era infatti in me il convincimento che pur potendo vantare una discreta esperienza maturata nella P.A. e un buon numero di titoli, mai avrei potuto immaginare che una commissione d’esami in Sicilia si auto vincolasse nella individuazione dei criteri da utilizzare per la prova orale fino al punto di fare sorteggiare ai singoli candidati le domande a cui rispondere. Evidente è apparsa fin da subito la finalità che la medesima Commissione ha inteso perseguire: a) la certezza di assicurare la massima trasparenza in una prova orale, peraltro doverosamente aperta al pubblico; b) l’esigenza di respingere, a priori, ogni tipo di tentazione riconducibile alla tradizionale “raccomandazione”; c) l’introduzione di un metodo oggettivamente meritocratico per valutare i singoli candidati sulla base di domande preventivamente mirate in relazione al concorso; d) la ragionevole aspettativa in ordine alla idoneità del candidato selezionato rispetto alla complessa richiesta funzione dirigenziale.

In tale contesto va certamente evidenziato l’implicito ruolo che ha, evidentemente, avuto il Commissario Straordinario dell’ARNAS Dott. Carmelo Pullara e la specchiata performance del Presidente della Commissione d’esami Dott. Salvatore Molinari. Entrambi, nel silenzio della quotidiana e faticosa azione aziendale, hanno dimostrato di saper interpretare al meglio le dinamiche del cambiamento che stanno interessando tutto il sistema pubblico regionale in generale e quello sanitario in particolare.

La certezza di non poter vincere il concorso in questione è stata la risposta che ho dato al Dirigente del settore risorse umane dell’ARNAS, al quale ho notificato la rinuncia ad accettare la nomina in questione. E, detta rinuncia, motivata da questioni prettamente familiari ed organizzative attesa la necessità di rivestire i panni del pendolare rispetto alla sede di residenza, ha stimolato in me la civica necessità di testimoniare alla S.V., che tanto si sta spendendo per riformare il Sistema Sanitario Regionale secondo un nuovo modello culturale ed educativo, la reale percezione di siffatto cambiamento.

In un periodo come questo, in cui alle traumatiche esigenze di contenimento della spesa pubblica si contrappone una resistenza lobbistica senza precedenti, affermare che nel Sistema Sanitario Siciliano si può vincere un concorso pubblico per titoli ed esami senza fare uso della tradizionale “raccomandazione”,  nel rappresentare indubbiamente una novità, si configura un’azione di politica pubblica probabilmente più efficace rispetto alle pur necessarie manovre di spending review  annunciate anche dal Governo regionale.

Nel ringraziare quindi tutti coloro che, a vario titolo, stanno “con gioia spingendo la propria pietra” in coerenza col principio costituzionale di fedeltà alla Nazione, auguro a Lei di riuscire a completare l’ambizioso e complesso progetto di cambiamento per  il bene della Regione Siciliana e dei siciliani.

Massimo Greco

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