Il deposito telematico degli atti in corso di causa

Redazione 29/05/12
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Usciamo subito da un equivoco: chi scrive è un avvocato informatico della prima ora, impegnato ed entusiasta sin dal giorno successivo alla laurea nello studio e nella diffusione del sistema PCT.

Ultimamente però si fa un gran parlare del deposito degli atti telematici in corso di causa e poiché da più parti ci si schiera a favore o contro (ma sarebbe meglio dire che ci si divide tra chi ritiene possibile detto deposito e chi invece no) probabilmente una disamina (ma si potrebbe dire critica) in più non può certo fare male.

Iniziamo con il dire che, ad opinione di chi scrive, il problema relativo alla possibilità di depositare le memorie telematiche non è “solo” un problema giuridico quindi, dovendo scegliere tra chi sostiene che le norme consentano detto deposito e chi no preferisco pormi nell’ottica di chi, esaminato il sistema e le norme, la ritiene, anche se (forse) possibile, certamente inopportuna.

Per comprendere tale posizione è però necessario innanzitutto individuare l’area dell’analisi che ci interessa e che (purtroppo o per fortuna) deve fare i conti con tre distinti perimetri all’interno dei quali è necessario muoversi quando si parla di processo civile telematico.

In particolare l’interprete che debba ragionare di PCT (a prescindere dal caso specifico) deve necessariamente fare i conti:

a) con l’aspetto tecnologico che coinvolge ogni operazione compiuta nell’ambito del processo civile telematico;

b) con l’aspetto più squisitamente giuridico della questione (ed in questo il legislatore, ad oggi, non si è risparmiato in contraddizioni ed oscurità);

c) con l’aspetto professionale che necessariamente coinvolge coloro che, alla fine, sono i veri attori (e convenuti) del processo e cioè gli avvocati (categoria oggi bistrattata cui il sottoscritto è fiero di far parte).

Attraverso questa tripartizione di argomenti si cercherà di dimostrare perchè l’attuale assetto normativo rende, di fatto, sconsigliabile procedere con il deposito degli atti in corso di causa.

 

Saggio a cura dell’Avv. Paolo Lessio

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