Asia Toga-Escort ovvero quando la toga si scopre…

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Capelli biondi allungati con extentions, bracciale d’oro strapieno di charms, camicetta di seta bianca con volant plissè chiusa fino al collo ma stretta “alpuntoche”… si vede il wonderbra che sta sotto, nero, come la borsetta Chanel che stringe con entrambe le mani, tenendola premuta sul ventre, quasi a nasconderlo.

Questa è Asia, top escort, richiestissima da uomini di successo (alti funzionari, politici e imprenditori) ai quali concede “con tranquillità” il suo lato B alla tariffa di 500 euro all’ora.

Un anno e mezzo fa, era avvocato nelle aule del Tribunale di Milano.

Vocazione scoperta tardivamente o effetto della crisi?

Meglio il “massaggio prostatico” o la conclusionale che scade?

A quante giovani Colleghe sarà balenata la stessa idea in tempi di crisi così stringente?

Asia con 4 clienti al giorno ha svoltato radicalmente la sua vita, lasciando dietro di sé la toga, sempre più sfilacciata, stufa di rincorrere clienti che non pagano ,quando ci sono, o di aspettarli mentre il telefono tace senza più speranze.

Asia è il punto di arrivo, portato alle estreme conseguenze, del malessere dell’Avvocatura al femminile, in cui, paradossalmente, la tutela è negata a chi ha per dovere professionale quello di assistere gli altri.

Ma la Toga, resta a tutti cucita “dentro”.

Ed anche per Asia è stato così.

La professionalità le è tornata utile nel momento in cui ha dovuto pubblicizzare sul suo sito la nuova attività.

Ogni voce è descritta con cura e sono perfettamente delineati con precisione curiale, prestazioni, limiti, ambiti e costi, giungendo anche a proporre oltre che il classico “SERVIZIO TOP ESCORTING RELAX DI ACCOMPAGNAMENTO” anche quello denominato “SERVIZIO BUSINESS DI ACCOMPAGNAMENTO” in cui, oltre alla compagnia per una colazione o cena di lavoro, per un viaggio d’affari, c’è la possibilità di utilizzare “eventualmente” anche le “sue competenze economiche, giuridiche e linguistiche.”

Vale sempre la regola che, soprattutto in tempi di crisi, non si butta via mai niente -ha pensato bene Asia- unendo l’utile al dilettevole…

Sorvolando sul “finissimo” distinguo tra Escort e Prostituta che, nel “caso di specie” si evincerebbe dalla presenza di un “quid in più” di “eleganza,sensualità e trasgressività”, Asia rivendica il suo diritto ad espletare un “servizio” altamente professionale e qualificato al punto da poter essere, a richiesta, anche fatturato come se fosse una consulenza, in virtù della partita Iva ancora aperta …

Ma chissà…pagherà pure la Cassa di Previdenza?

 

Maria Giuliana Murianni

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