Licenziamenti e disoccupazione, il futuro che ci aspetta

Angela Bruno 31/10/11
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A proposito delle misure  prospettate dal governo per riformare  il mercato del lavoro,  Fini,  al congresso  regionale di Futuro e Libertà, ha  detto: “Se si tende solo a favorire la possibilità di licenziare c’é il rischio di veder moltiplicare il tasso di disoccupazione che da qualche anno a questa parte sta crescendo e che riguarda in particolare un’area del Paesemi auguro  che il governo non sia così irresponsabile da non confrontarsi con le parti sociali e le categorie economiche per tutelare non solo le imprese ma anche per farle crescere e prosperare“.

Fini, infine, ha rilevato il  rischio di “un autunno caldo che ci farebbe tornare indietro“.

Le  esternazioni del Presidente della Camera, dopo la letterina dei buoni propositi del nostro governo,  confortano, ma non tranquillizzano.

Per esempio, la permanenza di Sacconi, come ministro del lavoro, potrebbe rappresentare la causa di una crisi  isterica, individuale e collettiva.

Si rischia, davvero si rischia,  spingendosi  fino a pretendere che i comuni mortali vivano una serena disperazione.

Per il disperato è difficile recuperare il senno, soprattutto se, come nel nostro caso,  ha impiegato troppo tempo per perderlo.

 

Come minimo viene l’orticaria se si pensa che, fino a poco tempo fa,  Berlusconi ci cantava, tutti i giorni, la nenia di Voltaire “Tutto è bene, tutto va bene, tutto va per il meglio possibile“.

Angela Bruno

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